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Si è conclusa il 26 Febbario 2023 la prima mostra personale di Stefano Lazzari, inaugurata il 13 Dicembre 2022 al Museo delle Mura di Roma. Curata dal critico d’arte Tommaso Strinati, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e da Bottega Tifernate, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, Stefano Lazzari debutta come artista nella Città Eterna.

In ordine partendo da sinistra: Francesca e Stefano Lazzari con Tommaso Strinati e Manuele Galizi

Stefano Lazzari, re delle riproduzioni, si avvicina all’arte contemporanea

Nel 2010 il titolare di Bottega Tifernate si interessa ed avvicina all’arte contemporanea. Ispirato dalla bellezza dei paesaggi della sua amata Umbria, inizia a sperimentare intagliando il legno ed utilizzando colori che rapiscono l’attenzione. La prima opera che ha realizzato, si ispira ai colori e territori di Norcia. Opera che verrà donata, nel 2020, al Comune di Norcia. Grazie a questa iniziativa, pubblicata su tutti i media – dice Stefano Lazzari – sono stato contattato da Tommaso Strinati. Lui ha apprezzato il mio lavoro in un modo che mi ha toccato l’anima. Così è nata l’idea di una collaborazione, con la voglia di realizzare una mostra in un luogo storico, importante e pubblico.

Stefano Lazzari di fronte all’opera donata al Comune di Norcia nel 2020

Le fasi iniziali: la mostra di Stefano Lazzari diventa un progetto concreto

Da questo momento in poi la mostra inizia a prendere vita piano piano. Tutto viene studiato nel dettaglia. Una volta individuato il luogo in cui sarebbero state esposte le opere, l’artista si reca più volte al museo. Con l’aiuto della macchina fotografica, cattura ogni dettaglio del posto per riportarlo al meglio nelle sue opere. Solo dopo lunghi mesi di studio e progettazione, Stefano Lazzari inizia a realizzare le sue opere. Una volta terminate, le opere si trasferiscono al Museo delle Mura a Roma per l’inaugurazione del 13 dicembre 2022 rimanendo li fino al 26 febbraio 2023.

Un omaggio al Museo delle Mura

Stefano Lazzari ha realizzato due serie di dipinti: Otto tondi e un Polittico, composto da quattordici elementi. Tutti realizzati con la stessa tecnica, le opere ripropongono diverse angolazioni del Museo. La Mostra vuole infatti essere un omaggio allo straordinario sito archeologico di San Sebastiano. Si tratta di uno degli spazi più suggestivi di Roma ed è un perfetto scenario per dialoghi contemporanei.

La prima serie: Gli Otto tondi

Stefano Lazzari reinterpreta nel primo caso, all’aperto, il rapporto tra le mura aureliane e il parco ad esse retrostante. Lazzari – dice il Curatore Tommaso Strinati – costruisce i paesaggi in modo schematico ed architettonico. Sono paesaggi che ingrandiscono dei particolari minimi.

La seconda serie: Il Polittico

Nel secondo caso, invece, reinterpreta la “pelle” stessa del laterizio antico. Nel Polittico – continua Strinati – Lazzari ha voluto dimostrare come estrapolando dei particolari dalle mura stesse si possono creare delle composizioni del tutto diverse da quello che abbiamo di fronte nella realtà. Questi quattordici pannelli non raffigurano altro che dettagli minimi tratti proprio dalla sofferenza che le mura stesse dimostrano. Il risultato combinando insieme questi particolari – conclude il Curatore – è veramente inaspettato.

Una visita importante

A rendere ancora più significativa la sua prima esperienza da artista, tra le tantissime altre importanti visite che ha registrato la mostra, troviamo sicuramente quella del Sindaco di Città di Castello Luca Secondi. Il Sindaco ha ufficializzato la possibilità di portare la mostra anche a Città di Castello, terra di origine di Stefano Lazzari e della sua famiglia. "Sono lusingato di programmare altri eventi e rassegne a partire da Città di Castello di cui io e la mia famiglia siamo innamorati", ha concluso Lazzari.

In ordine partendo da sinistra: Tommaso Strinati, Stefano Lazzari e Luca Secondi

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