Il Platina nel tribunale Vaticano
La Straordinaria Restituzione d’Arte della Bottega Tifernate
Un Ritorno Storico
Lo scorso settembre, la Bottega Tifernate ha celebrato una delle sue più significative restituzioni d’arte, ricreando nella sede originaria l’affresco di Melozzo da Forlì, “Papa Sisto IV nomina Bartolomeo Platina prefetto della Biblioteca Vaticana”, capolavoro attualmente conservato nella Pinacoteca Vaticana.
Grazie al fondamentale contributo del dott. Paolo Violini, responsabile del restauro delle opere vaticane, la Bottega ha realizzato una perfetta pictografia a fresco su calce, rispettando le dimensioni originali (370x320 cm) e riportando così il celebre Platina nella posizione che occupava dal 1477 nella Sala della primitiva Biblioteca Sistina.
Significato dell’Opera: Memoria e Bellezza
Questa restituzione d’arte non è una semplice replica, ma una riappropriazione della memoria, della bellezza e del valore simbolico di un momento chiave della storia culturale europea.
L’opera raffigura l’investitura dell’umanista Bartolomeo Sacchi, detto il Platina, a primo Prefetto della Biblioteca Vaticana da parte di Papa Sisto IV, protagonista al centro della scena e simbolo della grande stagione rinascimentale della Chiesa.
La composizione, concepita da Melozzo da Forlì come un’architettura di perfetta prospettiva e luminosa monumentalità, celebra la forza dell’umanesimo cristiano: il Platina inginocchiato davanti al pontefice, circondato da figure eminenti della Curia — tra cui Giuliano della Rovere, futuro Papa Giulio II — diventa l’emblema della cultura come fondamento del potere e della conoscenza.
La Storia dell’Affresco: Un Viaggio nel Tempo
Nel 1826, l’affresco venne staccato dal suo luogo originale nella Biblioteca Vaticana per essere trasferito nella Pinacoteca, privando gli ambienti sistini di uno dei loro simboli più rappresentativi.
Oggi, grazie alla maestria artigiana e al rigore scientifico della Bottega Tifernate, il capolavoro di Melozzo torna “a casa”, restituendo agli studiosi e al pubblico non solo l’immagine artistica originaria, ma anche il respiro storico e spirituale di uno dei momenti più alti dell’alleanza fra Chiesa e Cultura.
L’ambiente che un tempo ospitava la Biblioteca Sistina è oggi sede del Tribunale della Sacra Rota: ciò rende la restituzione ancora più significativa, come gesto di memoria e continuità nella storia vaticana.
Un Ritorno Celebrato: La Benedizione Papale
La nuova pictografia, benedetta dal Santo Padre e accolta con le parole della dott.ssa Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani — «Finalmente il Platina torna a casa» — rappresenta uno degli esempi più nobili di restituzione d’arte contemporanea.
Un atto di tutela, di consapevolezza e di amore per la storia che unisce arte, fede e conoscenza.
Conclusione: Una Nuova Pagina di Bellezza
Oggi il Platina è nuovamente visibile nella sua collocazione originaria, con la luminosità e la monumentalità che Melozzo da Forlì affidava all’umanità dei suoi protagonisti.
Questa impresa segna una nuova pagina di bellezza restituita, che arricchisce la storia locale e universale dell’arte, restituendo alla memoria collettiva uno dei capolavori più rappresentativi del Rinascimento cristiano.