Beato Angelico Annunciazione
Fra Giovanni, frate dell’ordine domenicano divenne “Angelico” già dalla metà del Quattrocento (era infatti definito angelicus pictor), fu presto promosso, a furor di popolo, “Beato” per l’intensa religiosità delle sue opere e per le sue qualità umane; la beatificazione vera e propria arrievrà nel 1984 con Papa Giovanni Paolo II.
Scrisse Vasari: «Dicono alcuni che fra Giovanni non avrebbe preso i pennelli se prima non arebbe fatto orazione. Non fece mai Crocifisso, che e’ non si bagnasse le gote di lagrime».
L’architettura è impostata si di una semplice eleganza rinascimentale, laa Vergine è rivolta a sinistra verso l’Arcangelo Gabriele che le porta il messaggio divino del suo concepimento, Gabriele ha appena pronunciato l’annuncio e resta trepidante in attesa di una risposta. Maria, umile e obbediente si appresta a pronunciare il suo sì. I due personaggi sacri si trovano al riparo di un loggiato sorretto da colonne in stile ionico e corinzio. A sinistra, sullo sfondo si sviluppa un hortus conclusus che simboleggia la verginità di Maria.
Le parole dell’Annunciazione sono dipinte in basso, vicino alla base della colonna centrale, più o meno all’altezza degli occhi dello spettatore V IRGINIS INTACTAE CUM VENERIS ANTE FIGURAM PRETEREUNDO CAVE NE SILEATUR AVE (“Quando passerai davanti alla figura della Vergine intatta, stai attento di non dimenticare di dire l’Ave Maria“).
Pictografia su affresco, tela e tavola di piccolo formato.
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