Carlo Maratta, Natività
Carlo Maratta che talvolta viene menzionato anche come Carlo Maratti (Camerano, 15 maggio 1625 – Roma, 15 dicembre 1713), è stato un pittore e restauratore italiano.
Il Maratta fu una figura centrale della pittura romana ed italiana della seconda metà del Seicento; nel corso della sua vita fu celebrato come il massimo pittore del suo tempo, a lui si deve anche le linee guida che caratterizzeranno gran parte della produzione artistica del secolo successivo. La sua arte non venne compresa e valorizzata durante il periodo Neoclassico, fu anzi molto criticata fino a cadere nell’oblio; solo nel Novecento ne fu riscoperto il valore.
Maratta riuscì nel difficile compito di conciliare le due opposte tendenze che caratterizzavano la pittura romana tra Seicento e Settecento dominata dal contrasto fra classicismo e barocco;
il pittore partì dal classicismo di Raffaello accogliendovi un barocco privo di eccessi retorici.
. Il “Maratti” nel 1650 dipinse la pala che segna l’inizio della sua maturità artistica e che è la prima prestigiosa opera romana: si tratta della Natività (o Adorazione dei pastori) per la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, in cui dimostrò proprio la possibilità di fondere armonicamente tutte le esperienze più vive della pittura romana del suo tempo, sia nella composizione, sia nella gamma cromatica: Le parti scure si fondono con la luce nei volti e nella veste della Vergine, quasi come fosse il bambino, il Salvatore, ad irradiare tutto di luce divina.
Questo straordinario quadro ci offre una visione estremamente dolce della Natività, Maria in primo piano tiene in braccio Gesù, mentre dietro di lei cinque piccoli angeli osservano il figlio di Dio con ammirazione. La Madonna ha un sorriso beato sul viso, mentre scopre il bambino così da permettere agli angioletti di guardarlo.
I colori utilizzati dal Maratta non sono certo casuali. Lo sfondo nero, infatti, è funzionale nel dar risalto alla figure principali della Madonna e di Gesù, entrambi avvolti da colori come il bianco e l’azzurro. Dall’oscurità alle spalle di Maria emergono i volti degli angeli, appositamente posizionati per catturare la luce.