Edvard Munch, Il Bacio
Il Bacio è un dipinto a olio su tela di Edvard Munch, realizzato nel 1897 ed è conservato nel Museo Munch di Oslo.
La rappresentazione del dipinto
Il dipinto raffigura una coppia circondata dall’oscurità, in una stanza illuminata solo da un raggio di luce, proveniente da una finestra parzialmente coperta da una tenda. I due si abbracciano strettamente fino a perdere la propria identità, miscelandosi in un’unica forma priva di tratti distintivi. Le due figure, infatti, risultano essere impossibili da separare.
Il Ciclo del “Fregio della Vita”
Edvard Munch nel corso della sua vita è stato afflitto da malattie, lutti famigliari ed alcolismo. Per di più l’artista non si è mai sposato. Le esperienze vissute dal pittore hanno visibilmente influenzato la produzione artistica e gli stati emozionali dei suoi dipinti che sono caratterizzati da un’assoluta integrità emotiva. Munch affrontò diverse volte il tema del bacio. L’opera in questione, assieme a molte altre opere munchiane, fa parte dell’angosciante ciclo del Fregio della Vita, che include anche il celebre “Urlo”.
La perdita d’identità
Ciò che colpisce di quest’opera è la perdita di identità dei due soggetti. La conseguenza è l’impossibilità di distinguere separatamente le due figure strettamente abbracciate. L’abbraccio esprime l’essenza dell’amore, la fusione di corpo e anima, ma anche il turbamento dei sensi. Il rapporto tra uomo e donna si configura così come una tensione bipolare tra il desiderio di amore e la paura di amare. Si tratta di un rapporto ambiguo espresso dalla fusione fisica tra i due protagonisti, nel tentativo di annullarsi ed assimilarsi. Solo così Munch può trasferire in un tema ad alto contenuto emotivo il senso di solitudine che ha provato personalmente.
L’incessante voglia di esprimersi
Abbandonata l’eleganza che caratterizza l’Art Nouveau, Munch adotta un segno sommario e quasi frettoloso, nato da una forte voglia di esprimersi con ansia, furia, senza filtro dell’analisi e della ragione.